Il sistema di pulizia ad ugelli aspiranti è sicuramente il più utilizzato nella filtrazione di particelle fini, in quanto è un sistema molto efficiente e non necessita di interruzione di flusso durante la pulizia.
Nel momento in cui il manometro differenziale raggiunge la differenza di pressione stabilita fra ingresso ed uscita filtro, si chiude un segnale ed ha inizio la fase di pulizia. All’interno dell’elemento filtrante vi sono gli ugelli (1) che o a contatto con l’elemento filtrante (2) o distanziati tramite una rete spaziatrice sono messi in comunicazione con la pressione atmosferica tramite il collettore porta ugelli (3) e la valvola di scarico (4). La differenza di pressione fra interno filtro e atmosfera crea una forza di suzione necessaria ad effettuare la pulizia dell’elemento filtrante. Durante la fase di pulizia gli ugelli ruotano tramite motore elettrico (5) ispezionando e pulendo tutta la superficie dell’elemento filtrante. Lo sporco viene scaricato attraverso la valvola di scarico (4) installata sul filtro.
Il continuo studio effettuato sulla fluidodinamica dell’ugello aspirante, ci ha portato ad ottimizzare l’efficienza di suzione fino ad ottenere un lavaggio di una rete bidimensionale ad una pressione di 0,5 bar e di una rete tridimensionale ad 1 bar con consumi di acqua ridottissimi. Mediamente il ciclo di pulizia ha una durata di 15 sec.
Una parte fondamentale dell’elemento filtrante risulta essere la rete spaziatrice. In quanto la sua forma determina l’efficacia di suzione e il suo spessore la massima dimensione di particelle in ingresso.
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